Minacce ad amministratori. Lombardia ancora prima
Secondo i dati del ministero degli Interni, nella nostra regione si sono verificate 42 intimidazioni a politici locali nei primi sei mesi del 2022. L’anno scorso erano state 105. Si va dai rancori personali ai messaggi mafiosi.
Blitz anti ‘ndrangheta nel Saronnese dove erano state bruciate sei auto di servizio del comune.

Fonte: Avvenire Milano del 26.07.2022 di Luca Bonzanni
La scintilla metaforica delle indagini s’è innescata nel settembre del 2017, quando un incendio doloso aveva mandato in fumo sei automobili di servizio del Comune di Saronno, in provincia di Varese. Scavando in profondità, è emerso uno spaccato inquietante: un racket diffuso tra edilizia e aste giudiziarie, con la ‘ndrangheta sullo sfondo.
E’ quanto emerge dall’inchiesta condotta dai carabinieri di Saronno, col coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Milano, che ieri ha portato a 11 misure cautelati (tra cui cinque persone in carcere e una ai domiciliari). La ricostruzione investigativa tratteggia un sottobosco di intimidazioni, distillate attraverso diversi episodi “tutti caratterizzati da una metodologia propriamente mafiosa“: il gruppo criminale, formato da soggetti ritenuti legati alle ‘ndrine calabresi, avrebbe così estromesso dal mercato del calcestruzzo imprese concorrenti, ottenendo diversi appalti tra edilizia e movimento terra. Un imprenditore è stato anche picchiato, in altri casi sono venute a galla pesanti intimidazioni nei confronti di chi cercava di presentare regolari offerte per degli immobili nelle aste giudiziarie del tribunale di Busto Arsizio.
L’inchiesta, come detto, nasce da un’intimidazione contro il Comune di Saronno. Gli enti locali continuano a essere nel mirino, e lo conferma un recente report del ministero dell’Interno: la Lombardia è nuovamente la maglia nera del Paese. Nei primi sei mesi di quest’anno, infatti, in tutta la regione il Viminale ha censito 42 intimidazioni contro amministratori locali: è il dato più alto d’Italia, superiore anche a Campania (40 episodi) e Calabria (33 episodi). La Lombardia era in vetta già nel 2021, con 105 episodi in tutto l’anno; nell’intero 2020 gli episodi erano stati invece 65.
In 25 delle 42 intimidazioni avvenute in Lombardia tra gennaio e giugno 2022, i destinatari sono stati sindaci, in 12 casi le minacce sono state rivolte a consiglieri comunali, in 4 casi ad assessori, in un ulteriore caso è stato un “bene pubblico” ad essere scelto come destinatario dell’intimidazione; il ministero, inoltre, indica un altro caso in cui l’atto intimidatorio è stato rivolto nei confronti di un amministratore regionale.
Dietro questo stillicidio si staglia una galassia di motivazioni, dai rancori personali ai tentacoli dei clan. “Il modus operandi più frequente — si legge nel documento del Viminale — è costituito da classiche modalità di esecuzione, quali i danneggiamenti dei beni pubblici o privati. Seguono l’invio di missive presso abitazioni o uffici, la pubblicazione di contenuti ingiuriosi o minacciosi sui social network o il web, le scritte sui muri, le aggressioni verbali, l’utilizzo di materiali incendiari, le aggressioni fisiche, le intrusioni o effrazioni, l’invio di bossoli o proiettili“.